A Sanremo 2024, nella serata delle cover, il professore Roberto Vecchioni ha ammaliato il pubblico con la sua Sogna, ragazzo, sogna, cantata in un duetto con il giovane Alfa che, nella conclusione, ne ha proposto un inedito finale rap. Un brano così emozionante che ha portato il duo a pubblicare il 6 marzo la nuova versione ufficiale ‘sanremese’ del grande successo di Vecchioni, con l’aggiunta della strofa di Alfa.
L’esibizione sanremese ha posto l’accento sul passaggio generazionale, eppure la canzone è densa di riferimenti poetici: primo tra tutti Hikmet, ma anche Borges, il poeta greco Alceo, Brodskij e altri. In Sogna ragazzo sogna il professore Roberto Vecchioni trasforma le voci dei poeti in exempla, dimostrandoci che la letteratura antica – sin dai poemi greci – in fondo ci ha già spiegato il futuro.
Sogna ragazzo sogna fa parte dell’omonimo album, composto da Vecchioni nel 1999. Il cantautore in seguito ha dichiarato di aver scritto il testo in un momento particolare della sua vita: la notte prima di andare in pensione dopo anni di insegnamento nelle scuole. La canzone si presenta quindi come una lettera scritta a un ragazzo immaginario, a “un ragazzo del futuro”, ma è anche un messaggio che il Professore dedica a tutti gli studenti che si sono succeduti negli anni. La forte temperatura emotiva del brano è data proprio da questa commistione tra messaggio generazionale e dialogo interiore: l’autore sta parlando alle generazioni che verranno, ai ragazzi che diventeranno adulti, ma al contempo sta parlando anche a sé stesso e al giovane sognatore che è stato.