Catherine Spaak ci ha lasciati il giorno di Pasqua.
Di Lei ricordiamo le canzoni e molti di noi conoscono le sue brillanti interpretazioni in tanti film. Ma poco sappiamo del suo grande cuore.
A Catherine Spaak, infatti, non piaceva molto stare sotto i riflettori, almeno quando si trattava di fare del bene. E’ un gesto nobile e delicato che si dovrebbe fare in punta di piedi, con una certa discrezione, senza doppi fini come, invece, spesso accade. E di cose importanti Lei ne ha fatte per i più bisognosi, ma in sordina, senza destare troppo nell’occhio.
In una delle rare occasioni a cui partecipò pubblicamente quale Madrina, un concerto di beneficienza organizzato dall’associazione “Un sorriso per Francesco” per dare un contributo a sostegno dei bambini del mondo, ha dichiarato:
“Sono felicissima e soddisfatta, abbiamo quasi raggiunto la cifra di 40 mila euro per acquistare una macchina per l’ipotermia da donare al reparto di Neonatologia e terapia intensiva neonatale. Uno strumento indispensabile che potrà salvare la vita a quei bambini nati prematuramente, affetti dalla mancanza di ossigenazione al cervello.”
Grazie Catherine 🙏
Questa canzone, l’esercito del surf, icona musicale dei primi anni 60 in Italia, è la più conosciuta di tutte, e penso rappresenti il suo migliore momento canoro, la prima vera hit.