“L’idea è nata partendo dalla mia esperienza personale: quando entro in un bar o un ristorante e mi trovo disorientato o confuso, i miei amici mi chiamano per nome e così capisco in che direzione muovermi“
Un bastone bianco tecnologico. L’idea geniale nasce dall’intuizione di Marino Attini, prima presidente della sezione triestina, ora consigliere Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e ideatore di LETISMART, un sistema sviluppato da SCEN, azienda leader nel settore della microelettronica, che aiuta ipovedenti e non vedenti a vivere la città con serenità sfruttando il senso dell’udito.
Ma come funzionano questi dispositivi?
Sono dispositivi leggerissimi, solo 8 grammi, che vengono integrati nel bastone bianco, permettendogli di colloquiare con altri dispositivi, detti radiofari. Questi, dalle sembianze di piccole scatole, vengono sistemati nell’ambito urbano come potrebbe essere un negozio, all’ingresso di una scuola o ancora su un semaforo. Quando la persona si trova in prossimità di un radiofaro, il bastone gli dirà ad esempio, il nome del negozio che sta affiancando. Se la persona ha interesse a visitare quel preciso luogo, si attiverà un suono personalizzato che lo guiderà all’ingresso con una precisione millimetrica.
Ma sono anche di grande aiuto per muoversi in città con i mezzi pubblici. Autobus attrezzati con questo radiofaro che trasmette ciò che l’ipovedente non vede, ovvero le scritte che appaiono sulla parte frontale del mezzo: il numero, la destinazione, la linea. Se quell’autobus è quello che interessa alla persona che è alla fermata, questa persona attiverà il radiofaro, che suonerà anche per segnalare la porta da cui entrare. Non solo: l’autista viene avvertito che alla fermata c’è una persona con disabilità visiva e saprà, quindi, aiutarla con prontezza a salire.
Potete approfondire e avere maggiori info, sul sito web ufficiale https://www.letismart.it/