Games Without Frontiers – Peter Gabriel
Camaleontico interprete del rock anni Settanta e Ottanta, Peter Gabriel ha scritto una brillante carriera solista dopo i Genesis, destreggiandosi con originalità e consapevolezza tra brani di eterno successo.
Games Without Frontiers sulla linea di una narrazione di coscienza sociale e politica, intreccia il tema giocoso dell’infanzia con uno sguardo sinistro e inquietante. Gabriel allude alla guerra e alla diplomazia internazionale come un gioco per bambini, che non considera davvero le persone coinvolte.
Il suo brano rispecchia pienamente il clima politico del periodo, con le Olimpiadi di Mosca del 1980 e il boicottaggio degli Stati Uniti di Jimmy Carter per fa ritirare all’URSS le truppe in Afghanistan. Un terreno delicato, fulcro di una potente protesta del cantante contro la guerra.
E come sempre, il trasformista del rock dà vita a un video ipnotico, che attrae nel suo essere disturbante. Quest’ultimo effetto, accresciuto da un sound futurista e dall’utilizzo inedito del fischio, correla immagini di bambini impegnati in sport a terrifici frammenti bellici.