Lanciare una monetina nella Fontana di Trevi.
La più nota e antica tradizione vuole che chi lanci una monetina mettendosi di spalle alla fontana e tenendo gli occhi chiusi, avrà la garanzia di tornare nella Città Eterna. Un’altra leggenda prescrive di lanciare tre monete nella fontana, ognuna delle quali equivale a un desiderio: la prima moneta è legata al ritorno a Roma; la seconda all’incontro con l’amore della propria vita e la terza all’avverarsi del desiderio di matrimonio.
Ma a quanto ammonta il valore delle monetine lanciate? Si stima intorno ad oltre 900.000 euro l’anno. Per gestire in maniera solidale questa cifra, il Comune di Roma ha sancito nel 2006 che le monete di Fontana di Trevi vengano destinate ad un ente benefico. Da molti anni la Caritas di Roma.
Lanciare una monetina è un rito porta fortuna, rientrato a pieno titolo e da tempo immemore, negli usi e costumi da vivere per chi viene in visita nella città eterna e vuole presto ritornarci. Ma dove finiscono le monetine una volta raccolte?
Periodicamente durante l’anno a raccogliere questo vero tesoretto, sono gli addetti di Acea, che hanno l’incarico ufficiale di quantificare l’esatto ammontare del denaro raccolto, destinato prevalentemente alla Caritas, ente benefico che riceve di fatto tutto il denaro raccolto in questo modo anche da altre fontane della Capitale, e che in sostanza è da considerarsi, la somma di milioni di donazioni pubbliche.
Il denaro, risultato della raccolta di tante piccole e inconsapevoli donazioni, finisce per lo più in bandi per progetti sociali.
Il Comune di Roma ha rinnovato il protocollo che destina l’introito alla Diocesi e per essa alla Caritas perché quelle risorse vengano destinate “alla realizzazione di opere di natura socio-assistenziale per l’accoglienza, l’inclusione e la salute delle fasce più svantaggiate della popolazione”, spiegano dal Campidoglio.
E voi, lo avete mai fatto?