“Sin dall’età di 8 anni usavo il make-up coprente e indossavo una lente a contatto speciale ordinata dagli USA per mascherare la voglia grigia che ho sul viso e sulla sclera dell’occhio”
È vero, non siamo tutti uguali. Ma le nostre diversità apportano ricchezza alle vite degli altri.
Quella di oggi è la storia di Carlotta Bertotti, influencer di 22 anni che ha deciso di non nascondersi più e di mettere la sua esperienza, a servizio di tante persone come lei che hanno per molto tempo preferito nascondersi per vergogna o paura del pregiudizio.
Ha deciso di far parte dell’agenzia italiana inclusiva Imperfetta, per farsi conoscere. “Ho accettato pochissime proposte, perché il percorso di auto accettazione è lungo e complesso, e per quanto ami ciò che vedo allo specchio e sia in grado di gestire il confronto con il prossimo, resto ancora la ragazza insicura di un tempo“
Carlotta è nata con un nevo di Ota, un’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute e delle strutture oculari e peri-oculari. Crescendo, la giovane ha visto crescere la sua macchia, che ora occupa metà del suo viso.
“Ogni mattina, prima di andare a scuola, mi truccavo per due ore, poi ripetevo il trucco più volte durante la giornata per non affrontare gli sguardi e le domande delle persone.
Quando ho visto su Vogue il servizio pubblicato con le mie istantanee, ho compreso che questa è la mia strada. Posso usare la mia discromia per fare del bene ad altre persone essendo me stessa. Questa sono io e non devo più nascondermi. Ho anche trovato l’amore vero: si chiama Alessandro e lavora nell’ambito della moda”.