Parcheggi abusivi, applausi abusivi, villette abusive, abusi sessuali abusivi;
tanta voglia di ricominciare abusiva.
Appalti truccati, trapianti truccati, motorini truccati che scippano donne truccate;
il visagista delle dive è truccatissimo.
Papaveri e papi, la donna cannolo, una lacrima sul visto:
Italia sì Italia no Italia bum, la strage impunita.
Puoi dir di sì puoi dir di no, ma questa è la vita.
Prepariamoci un caffè, non rechiamoci al caffè : c’è un commando che ci aspetta per assassinarci un po’.
Commando sì commando no, commando omicida.
Commando pam commando papapapapam, ma se c’è la partita
il commando non ci sta e allo stadio se ne va,
sventolando il bandierone non più sangue scorrerà ;
infetto sì ? Infetto no? Quintali di plasma.
Primario sì primario dai, primario fantasma,
io fantasma non sarò e al tuo plasma dico no.
Se dimentichi le pinze fischiettando ti dirò “fi fi fi fi fi fi fi fi ti devo una pinza, fi fi fi fi fi fi fi fi, ce l’ho nella panza”.
Viva il crogiuolo di pinze. Viva il crogiuolo di panze.
Quanti problemi irrisolti ma un cuore grande così.
Italia sì Italia no Italia gnamme, se famo du spaghi.
Italia sob Italia prot, la terra dei cachi.
Una pizza in compagnia, una pizza da solo; un totale di due pizze e l’Italia è questa qua.
Fufafifì fufafifì Italia evviva.
Italia perfetta, perepepè nanananai.
Una pizza in compagnia, una pizza da solo:
in totale molto pizzo, ma l’Italia non ci sta.
Italia sì Italia no, Italia si’
ue’, Italia no,ue’ ue’ ue’ ue’ ue’.
Perché la terra dei cachi è la terra dei cachi. No.
Il significato del brano è tutto nelle prime righe. La terra dei cachi è l’Italia, un paese in cui convivono spensieratezza e drammi sociali, indignazione e voglia di distrazione. Mette insieme tutti questi temi, scandali dell’edilizia, sangue infetto nelle corsie, mancata verità sulle stragi, fino alla violenza degli stadi. Ma alla fine, si chiede “se famo du spaghi” e ritrova la felicità a tavola.
Tra il serio e il faceto, elenca una lunga sfilza di vizi dell’Italia contemporanea, usi, costumi e scandali, giocando con le parole su una melodia che fa subito presa.
C’è stato anche un equivoco sul titolo. Tutto nasce da un errore di stampa.
Un amico sbaglia a scrivere il nome sulla cassetta dimenticando la L prima della C, e così da calchi è venuto fuori cachi. La Commissione Selezionatrice ha letto cachi e come tale l’ha ammessa in gara.