La frase “L’unico giorno giusto per arrendersi è l’ultimo”, vergata a mano sul frontespizio di un libro, ha cambiato il corso della vita di Manlio Santachiara, il protagonista di questo romanzo, quando era poco più che un ragazzo. Ora, dopo trent’anni, quelle stesse parole hanno il sapore di una promessa da onorare.
Manlio Santachiara è un astronauta non più in servizio attivo, di ritorno in Italia dopo molti anni all’estero. Stella è la figlia di una sua vecchia amica, un’adolescente inquieta che ha trovato nel cielo stellato una via di fuga dalla realtà: la sua vita le va stretta, le sembra troppo piccola per contenere tutti i suoi sogni. Finché a poco a poco quei sogni si spengono, sprofondandola nel buio. Forse Manlio, abituato al nero sconfinato dello Spazio, sa come domare quel buio.
E così s’impegna, per una settimana, ad aiutare Stella ad affrontare i suoi limiti e aggirare le sue paure, proponendole sfide fisiche e mentali che la costringono a uscire dalla sua bolla e a mettersi in gioco. Ma quando finalmente Stella sembrerà aver ritrovato la sua luce, un crudele scherzo del destino metterà a dura prova lo stesso Manlio.
Nella sua lunga carriera di astronauta, Paolo Nespoli ha trascorso quasi un anno nello Spazio, trovandosi a osservare la vita sulla Terra da una prospettiva inedita.
Proprio a partire dalla sua storia eccezionale – gli anni di addestramento militare dapprima, seguiti dall’esperienza straordinaria di vita e lavoro con le varie agenzie spaziali mondiali, per finire con la sfida tutta umana di una malattia importante -, Nespoli ci regala un racconto esemplare che parla di sacrifici e di coraggio: ‘per aspera ad astra’, per arrivare a lambire le stelle bisogna dare tutto e andare avanti, sfidando i propri limiti.
“L’unico giorno giusto per arrendersi” è un romanzo che racconta un viaggio intimo e intenso nella mente e nell’anima di un “uomo delle stelle”, incoraggiandoci a coltivare i nostri sogni e a non darci mai per vinti. Perché se si punta sempre in alto, le stelle non sono poi così lontane.
Chi è Paolo Nespoli.
Cresciuto a Verano Brianza, Nel 1977 entra nella Scuola Militare di Paracadutismo di Pisa, dove ottiene la qualifica di sottufficiale istruttore di paracadutismo. Nel 1980 fa il suo ingresso nelle Forze speciali italiane, ottenendo la qualifica di incursore paracadutista presso l’allora 9º Battaglione d’assalto paracadutisti “Col Moschin”. Viene inviato in Libano nella Forza Multinazionale di Pace, dal 1982 al 1984.[3] Col grado di maggiore, è un ufficiale della riserva dell’Esercito Italiano.
Nel 1991 è assunto dall’ ESA.
Il 23 ottobre 2007 parte con lo Space Shuttle Discovery, STS-120, in qualità di specialista di missione (missione Esperia per l’ESA). Durante la missione si occupa del coordinamento delle attività extraveicolari (cosiddette «passeggiate nello spazio»)
Durante la missione in Libano nei primi anni 1980, conobbe la scrittrice Oriana Fallaci che lo esortò a perseguire il sogno di diventare un astronauta.
Nel 2010 è tornato nella Stazione Spaziale Internazionale con la spedizione 26/27 come ingegnere di volo, rientrando nel 2011. Nel 2015 è scelto per la sua terza missione nello spazio, nella Stazione Spaziale Internazionale nel 2017.